Sgabello alto collezione Blazer in faggio con seduta e schienale imbottiti, design Emilio Nanni, catalogo Billiani, modello BLZ234
Nella collezione Blazer l'estetica è definita dalle caratteristiche costruttive. Nelle sedie e negli sgabelli, il tresso anteriore leggermente rientrante, il sedile sollevato e le gambe sfilate traducono un'idea di leggerezza ed eleganza. La sedia è disponibile anche con braccioli, per un maggiore comfort. Sia la sedia sia lo sgabello sono anche in versione imbottita.
Materiale: Faggio. Disponibile nelle finiture sbiancato, naturale, noce e wengè. Su richiesta è disponibile la tinta oppure la laccatura della struttura in legno. Per la finitura della stoffa sono disponibili le categorie Select, Essential, Taillored. Misure ingombro: L47xH101xP47. Misure seduta: L40xH76xP32
Alla fine degli anni Novanta Luigi Billiani, che ha lo stesso nome del nonno e una formazione da architetto, decide di intraprendere la strada del design e insieme alla moglie Veronik Romanutti crea la Billiani di oggi.
Billiani è allo stesso tempo un’azienda e una filiera d’eccellenza fatta di realtà artigiane dalla storia secolare, ciascuna specializzata in una fase del lavoro.
Tenere in vita questo tessuto produttivo unico al mondo è la nostra missione: è così che il made in Italy acquista un valore che va oltre il prodotto in sé e diventa espressione di un patrimonio culturale e manifatturiero condiviso, oltre che di un’impresa di famiglia.
Il debutto è al Salone del Mobile di Milano del 2002, con uno stand provocatorio su cui sventola la bandiera del design: l’ha progettato Marco Ferreri, autore anche di una sedia che sfiora il Compasso d’Oro. Mentre il legame con la tradizione è assicurato dai progetti del maestro Werther Toffoloni, il sodalizio con Emilio Nanni apre una nuova era: colorata, pop, spensierata. Si allunga l’elenco dei progetti, alcuni dei quali entrano nei musei, dal MoMA di New York alla Triennale di Milano.
Nel 2019 la direzione artistica viene affidata a Cristina Celestino, architetto e designer milanese. La sedia resta centrale così come la materia legno, fil rouge della collezione.