Sedia collezione Doll in faggio, design Emilio Nanni, catalogo Billiani, modello DLL550. Venduta in coppia.
Nella sedia in legno Doll l'essenzialità si esprime con garbo e morbidezza. Merito della sagomatura che fa apparire le gambe più sottili e dei tressi curvati, che alleggeriscono il sedile senza compromettere solidità e comfort. Evolutasi nel tempo in una collezione completa che comprende anche sgabelli, poltroncine, poltrone, tavoli e tavolini, Doll è una sedia camaleontica, capace di cambiare stile al cambiare del contesto grazie alle varianti di finitura, alla palette di colori e alla varietà di tessuti disponibili per la versione tappezzata.
Materiale: Faggio. Disponibile nelle finiture sbiancato, naturale, noce e wengè. Su richiesta è disponibile la tinta oppure la laccatura della struttura in legno. Misure ingombro: L50xH78xP53. Misure seduta: L50xH45xP43
Alla fine degli anni Novanta Luigi Billiani, che ha lo stesso nome del nonno e una formazione da architetto, decide di intraprendere la strada del design e insieme alla moglie Veronik Romanutti crea la Billiani di oggi.
Billiani è allo stesso tempo un’azienda e una filiera d’eccellenza fatta di realtà artigiane dalla storia secolare, ciascuna specializzata in una fase del lavoro.
Tenere in vita questo tessuto produttivo unico al mondo è la nostra missione: è così che il made in Italy acquista un valore che va oltre il prodotto in sé e diventa espressione di un patrimonio culturale e manifatturiero condiviso, oltre che di un’impresa di famiglia.
Il debutto è al Salone del Mobile di Milano del 2002, con uno stand provocatorio su cui sventola la bandiera del design: l’ha progettato Marco Ferreri, autore anche di una sedia che sfiora il Compasso d’Oro. Mentre il legame con la tradizione è assicurato dai progetti del maestro Werther Toffoloni, il sodalizio con Emilio Nanni apre una nuova era: colorata, pop, spensierata. Si allunga l’elenco dei progetti, alcuni dei quali entrano nei musei, dal MoMA di New York alla Triennale di Milano.
Nel 2019 la direzione artistica viene affidata a Cristina Celestino, architetto e designer milanese. La sedia resta centrale così come la materia legno, fil rouge della collezione.