Sedia collezione Fratina in frassino con seduta in paglia schienale curvo avvolgente, design Emilio Nanni, catalogo Billiani, modello FRT681
Fratina è ispirata alle classiche sedie con sedile in paglia palustre, che reinterpreta esagerando le linee. Le gambe hanno sezione tonda e lo schienale, agganciato alle gambe posteriori, è generoso al punto da diventare un semicerchio nella versione poltroncina. Il sedile è disponibile in tessuto, cuoietto, cinghie di cuoio o cordino di cellulosa intrecciato, che simula l'antica lavorazione della paglia di palude. Insignita del Red Dot Design Award nel 2016, Fratina è la quintessenza di Billiani – una sedia fra tradizione e sperimentazione.
Materiale: Frassino. Disponibile nelle finiture sbiancato, naturale, tabacco e wengè. Su richiesta è disponibile la tinta oppure la laccatura della struttura in legno. Il cordino è disponibile nelle finiture canapa, grigio antracite o testa di moro. Misure ingombro: L49xH74xP55. Misure seduta: L43xH45xP40
Alla fine degli anni Novanta Luigi Billiani, che ha lo stesso nome del nonno e una formazione da architetto, decide di intraprendere la strada del design e insieme alla moglie Veronik Romanutti crea la Billiani di oggi.
Billiani è allo stesso tempo un’azienda e una filiera d’eccellenza fatta di realtà artigiane dalla storia secolare, ciascuna specializzata in una fase del lavoro.
Tenere in vita questo tessuto produttivo unico al mondo è la nostra missione: è così che il made in Italy acquista un valore che va oltre il prodotto in sé e diventa espressione di un patrimonio culturale e manifatturiero condiviso, oltre che di un’impresa di famiglia.
Il debutto è al Salone del Mobile di Milano del 2002, con uno stand provocatorio su cui sventola la bandiera del design: l’ha progettato Marco Ferreri, autore anche di una sedia che sfiora il Compasso d’Oro. Mentre il legame con la tradizione è assicurato dai progetti del maestro Werther Toffoloni, il sodalizio con Emilio Nanni apre una nuova era: colorata, pop, spensierata. Si allunga l’elenco dei progetti, alcuni dei quali entrano nei musei, dal MoMA di New York alla Triennale di Milano.
Nel 2019 la direzione artistica viene affidata a Cristina Celestino, architetto e designer milanese. La sedia resta centrale così come la materia legno, fil rouge della collezione.