Tavolino grande con top in marmo collezione Marcel, Billiani modello MRC471M
Tavolino da salotto, formato grande, con top in marmo bianco carrara o verde guatemala della collezione Marcel, design Kazuhide Takahama, catalogo Billiani, modello MRC471M
Tavolino da salotto, formato grande, con top in marmo bianco carrara o verde guatemala della collezione Marcel, design Kazuhide Takahama, catalogo Billiani, modello MRC471M
Riedizione dell'originale anni Settanta, il tavolino Marcel è prodotto usando solo tondino di metallo e vetro. Un oggetto semplicissimo che non ha subito il passare del tempo, e che oggi Billiani rilegge, con l'aiuto degli eredi del maestro giapponese, in una più vasta gamma di formati e finiture.
Materiale: Acciaio e marmo. La struttura è disponibile nelle finiture cromato, carbonio, rame e ottone. Il top in marmo è disponibile nella finitura bianco carrara o verde guatemala. Misure: L102xH33xP62
Alla fine degli anni Novanta Luigi Billiani, che ha lo stesso nome del nonno e una formazione da architetto, decide di intraprendere la strada del design e insieme alla moglie Veronik Romanutti crea la Billiani di oggi.
Billiani è allo stesso tempo un’azienda e una filiera d’eccellenza fatta di realtà artigiane dalla storia secolare, ciascuna specializzata in una fase del lavoro.
Tenere in vita questo tessuto produttivo unico al mondo è la nostra missione: è così che il made in Italy acquista un valore che va oltre il prodotto in sé e diventa espressione di un patrimonio culturale e manifatturiero condiviso, oltre che di un’impresa di famiglia.
Il debutto è al Salone del Mobile di Milano del 2002, con uno stand provocatorio su cui sventola la bandiera del design: l’ha progettato Marco Ferreri, autore anche di una sedia che sfiora il Compasso d’Oro. Mentre il legame con la tradizione è assicurato dai progetti del maestro Werther Toffoloni, il sodalizio con Emilio Nanni apre una nuova era: colorata, pop, spensierata. Si allunga l’elenco dei progetti, alcuni dei quali entrano nei musei, dal MoMA di New York alla Triennale di Milano.
Nel 2019 la direzione artistica viene affidata a Cristina Celestino, architetto e designer milanese. La sedia resta centrale così come la materia legno, fil rouge della collezione.
